CONI: 'DONNE E SPORT NELL’ITALIA DEL FUTURO: SENZA BARRIERE'

Ieri, giovedì 12 novembre, si è svolto il Convegno “DONNE E SPORT NELL’ITALIA DEL FUTURO: SENZA BARRIERE”, presso il Salone D’Onore del CONI. Un’ incontro, questo, basato sulle problematiche della presenza delle donne nel mondo sportivo, sia come atlete sia come dirigenti.

Dopo i saluti istituzionali, il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha aperto i lavori annunciando come l’idea di strutturare un Convegno su questo tema sia nata da Franco Arturi, Editorialista della Gazzetta dello Sport, che ha sempre mostrato interesse, attraverso i suoi articoli, sulle discriminazioni che le donne nel mondo sportivo sono costrette a subire. Altri due concetti importanti affrontati dal Presidente sono stati quelli del coraggio da parte di tutte le donne di affrontare le elezioni e dell’aggiornamento continuo che queste devono avere per essere protagoniste di questo mondo.
Dopo il Presidente del CONI tantissimi altri temi sono stati affrontati e moderati da Sarah Varetto, Direttore di Sky Tg24. Ricordiamo: Andrea Garnero, Economista dell’ OCSE, che ha parlato dei potenziali impatti economici dello sviluppo della pratica sportiva femminile; Manuela Di Centa, Membro Onorario del CIO, che ha raccontato la sua storia personale e di come le difficoltà affrontate abbiano creato in lei il desiderio di fare qualcosa per cambiare questa situazione di discriminazioni; Michele Uva, Direttore Generale della FIGC, che ha illustrato il progresso del mondo femminile all’interno della Federazione Calcistica; Diana Bianchedi, che da Specialista in Medicina dello Sport ha affrontato l’argomento dal punto di vista scientifico: “Bisogna conoscere le caratteristiche dell’atleta che cambia con la crescita per poter studiare metodologie migliori di allenamento”.
L’Olimpionica Valentina Vezzali, Deputata, Commissione Cultura, Scienza e Istruzione si è soffermata sull’importanza del contesto nel quale il bambino cresce e si forma enfatizzando, quindi, l’importanza della famiglia, della scuola, degli stessi istruttori/allenatori e dimostrando, attraverso la sua presenza, come la combinazione atleta-donna sia possibile; Marco Bonitta, Commissario Tecnico della Nazionale Femminile Pallavolo, attraverso le sue esperienze personali parla di necessità di una “spinta culturale”; Gisella Benzinello Quaglio, presidente ASD Le Rose Rovigo Rugby ha raccontato di una “guerra continua” riguardo la difficoltà del rugby di essere accettato anche come sport femminile in una città che vive anche di questo. Concetto, questo, ripreso anche da Maria Cristina Tonna, ex Capitano della Nazionale Femminile di rugby e oggi responsabile FIR del settore.
Valeria Panzironi, Responsabile del Settore Legale CONI ha parlato di un’iniziativa che prevede l’organizzazione di alcuni seminari che hanno come oggetto la presenza delle donne nei vari settori del lavoro e della vita quotidiana.
La conclusione dei lavori è stata affidata a Franco Arturi, Gazzetta dello Sport, che ha ringraziato il Presidente Malagò ed ha annunciato che il grafico della pratica femminile in Italia è completamente sballato, soprattutto per gli sport di combattimento. Arturi, infatti, afferma: “ Non esiste una femminilità ma milioni. È importante lasciare libere le bambine di scegliere lo sport che più le interessa e diverte”.

Dott. Valeria Fars - SCAIS

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